Pontecagnano Faiano. ” Gli occhi di Anna dovranno essere gli occhi del coraggio d’ogni donna”, nelle e parole di Vincenzo Borsa come nell’azzurro che colorava le iridi della sorella Anna , vittima dell’indimenticato e atroce femminicidio del primo marzo del 2022 è possibile leggere le ragioni che il 19 gennaio scorso hanno indotto il giovane di Pontecagnano Faiano a costituire l’associazione che porta il nome della sua amata sorella, assassinata dall’ex fidanzato.
“Faccio tutto questo – afferma – per poter restare in vita e perché rimanga vivo il suo ricordo”. L’associazione “Anna Borsa” è in memoria della parrucchiera, ma pure di tutte le altre donne ammazzate dagli uomini quasi a cadenza quotidiana. Dall’alba dell’anno appena iniziato, Enzo, da sempre al lavoro nel campo della moda e dell’abbigliamento, ha messo in vendita delle felpe che mostrano gli occhi della sorella, gli stessi che campeggiano sul logo dell’associazione. Il ricavato sosterrà le attività di sensibilizzazione del neonato gruppo.
Il coraggio di denunciare
“Andremo nelle scuole – annuncia Enzo – a parlare con i bambini, che di frequente sono inconsci testimoni oculari di scene di violenza che si perpetrano tra le mura domestiche. Racconterò tra i banchi il dolore d’un ragazzo che ha perso la sorella, perché la voce dei bambini, magari nelle confidenze ad un amico o a un insegnante, sia un segnale. Lotteremo affinché, di fronte alle prime segnalazioni ai centri antiviolenza o alle autorità, ci si attivi non solo per proteggere le donne, ma pure per rieducare gli uomini, che non sono tutti uguali, al fine di debellare la bestia che portano dentro”. (La Città)