Piana del Sele. ” La bretella non si farà”, ad annunciarlo Edmondo Cirielli , viceministro per gli Affari esteri del governo ieri mattina all’hotel “Commercio” di Battipaglia.
Una faraonica opera da 1,6 miliardi di euro che collegherebbe l’A2, nel territorio di Eboli, alla variante alla Statale 18, ad Agropoli, avversata pure da Cecilia Francese e Mario Conte , sindaci dei principali comuni della Piana, che verrebbero tagliati fuori dal flusso veicolare. Al ministro Lollobrigida, a confronto con gli operatori dell’informazione prima d’interloquire con gli imprenditori agricoli e zootecnici del comprensorio, viene chiesto un cenno sulla mastodontica opera pubblica: “Non entro nel merito – ribatte – di un progetto che non conosco nel dettaglio però ci sono due questioni di natura generale. La prima è l’impatto sull’ambiente, la seconda è sulla logistica, che vede l’Italia particolarmente in ritardo. E a mio avviso si dovrebbe investire di più sul ferro e sul mare anziché sul cemento e sull’asfalto, è un argomento che non tocca questo progetto perché non lo conosco e non lo commento”, afferma Lollobrigida.
Il lapidario commento è di Cirielli: “Non si farà, non si farà”, ribadisce. L’opera dunque potrebbe infrangersi contro lo scoglio del governo Meloni (ad ora il finanziamento “in cassa” è di 300 milioni, meno d’un quinto del danaro necessario). La linea del centrodestra per arginare le grosse criticità dei collegamenti da e per il Cilento è volta a sollecitare la prosecuzione dei lavori di realizzazione della provinciale 417, ferma all’inaugurazione del 2013 del terzo lotto. Ferma a Santa Cecilia di Eboli, a 240 metri dal fiume Sele. Da allora il prolungamento della provinciale – concepita come un’arteria che avrebbe dovuto collegare Salerno ad Agropoli – è rimasto lettera morta. (La Città)