Eboli. Vittima di violenza, 38enne ha il coraggio di denunciare Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

La  denuncia degli abusi: primo passo verso la libertà . Applicato il braccialetto elettronico all'ex compagno

Eboli. Non sempre quando si è vittima di violenza si ha il coraggio di denunciare. Ma una giovane ebolitana lo ha fatto. Si è rivolta a chi le ha offerto tutela e protezione. E così nei confronti del suo ex compagno è scattata l’applicazione del braccialetto elettronico. 

Protagonista della vicenda è una  38enne di Eboli. La sua storia rappresenta un esempio significativo di come un atto di denuncia, supportato dal giusto aiuto, possa trasformare radicalmente la vita. Dopo essere stata vittima di abusi da parte dell’ex compagno, la giovane ha deciso di uscire dall’ombra grazie al supporto determinante del centro antiviolenza Ginevra. 

La  denuncia degli abusi: primo passo verso la libertà 

 Attraverso il centro, la donna ha potuto contare su una rete di sostegno psico-educativa e legale, che le ha fornito gli strumenti necessari per affrontare una situazione così complessa. In ogni fase di questo difficile percorso, è stata accompagnata da professionisti che l’hanno sostenuta fino a ottenere un risultato decisivo: l’applicazione di un braccialetto elettronico al suo aggressore. Questa misura restrittiva, collegata direttamente alle forze dell’ordine, è stata fondamentale per garantirle la protezione necessaria e per permetterle di ricostruire la propria vita senza il costante timore di nuovi episodi di violenza.

Il centro antiviolenza Ginevra sempre vicino alle donne 

Il centro antiviolenza Ginevra si conferma, così, una risorsa indispensabile per tutte le donne che vivono in situazioni di pericolo. Il suo impegno non si limita all’assistenza immediata, ma mira a restituire dignità e autonomia alle vittime, aiutandole a superare il trauma e a ricostruire una vita serena e indipendente.

È fondamentale ricordare che denunciare la violenza non è mai semplice

Le vittime si trovano spesso a dover fronteggiare la paura, la vergogna e l’incertezza del futuro. Tuttavia, esistono strutture come il centro Ginevra, pronte a offrire aiuto in modo professionale e discreto, permettendo alle donne di non essere più sole e di contare su un supporto concreto e una rete di protezione efficace.

La storia di rinascita di Eboli è un invito rivolto a tutte le donne: non cedere alla paura, denunciare e cercare aiuto. Con il giusto sostegno, liberarsi dalla violenza e ricominciare a vivere è possibile.

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