Eboli. Alta Velocità Salerno -Reggio Calabria: le criticità sollevate da Sinistra italiana Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

" Ancora una volta l’amministrazione di Eboli ondeggia tra foto, abbracci e ringraziamenti alla Lega e proteste e minacce di blocco dei lavori"

Inaugurazione del  cantiere per i lavori dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria: la posizione del circolo territoriale di Eboli di Sinistra Italiana.

La nota stampa 

” Ancora una volta l’amministrazione di Eboli ondeggia tra foto, abbracci e ringraziamenti alla Lega e proteste e minacce di blocco dei lavori. Non si comprende il rapporto che l’amministrazione ha con Xenia, RFI e Anas. Un giorno si minaccia il blocco dei lavori mentre quello successivo si brinda con gli stessi interlocutori. E intanto si continua a parlare di compensazioni che ad oggi ancora non sono note alla città. Come Sinistra Italiana riteniamo sia necessario porre l’accento su una serie di criticità.

Un progetto ridimensionato e privo di visione

I lavori in corso tra Battipaglia e Buccino, condotti dal Consorzio XENIA, riguardano la realizzazione di una tratta ferroviaria di appena 35 km, ridotta a un collegamento tra Battipaglia e Romagnano al Monte, un piccolo comune di soli 376 abitanti.
Inizialmente, il progetto prevedeva un tracciato ben più ampio, suddiviso in più lotti, ma ad oggi molti di questi risultano fermi o inesistenti:

  • Lotto zero tratta Sarno-Eboli così come presentato dall’Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di RFI Vera Fiorani e depositato in Parlamento: scomparso completamente da qualsiasi ragionamento
  • Salerno-Battipaglia: ancora solo un’idea su carta, ma senza nessuna prospettiva concrete
  • Romagnano al Monte-Praia a Mare: in attesa del parere della Commissione di Valutazione Ambientale
  • Praia a Mare-Tarsia: completamente da riprogettare a causa di gravi errori tecnici
  • Tarsia-Reggio Calabria: privo di qualsiasi progetto esecutivo

Un finanziamento incerto e destinato a fallire

L’unico tratto realmente finanziato con fondi del PNRR è quello Battipaglia-Romagnano al Monte, mentre per il resto del tracciato il Governo ipotizza di ricorrere a fonti di finanziamento non ancora identificate.
Nel frattempo, le risorse pubbliche disponibili che avrebbero potuto finanziare l’intera opera sono state dirottate sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

Di fronte all’attuale stato delle finanze pubbliche, è plausibile pensare che questa Alta Velocità resterà un’opera incompleta, con ripercussioni sulla mobilità e sullo sviluppo economico del Mezzogiorno.

Un impatto devastante sul territorio ebolitano

Oltre all’inutilità strategica della tratta, l’impatto sulle comunità locali è già drammatico.
Circa 50 famiglie saranno costrette ad abbandonare le proprie abitazioni così come numerose aziende dovranno delocalizzare i propri impianti produttivi a causa degli espropri dei terreni. Inoltre, la chiusura di diverse arterie stradali fondamentali avrà ripercussioni pesanti sulla mobilità cittadina, aggravando la viabilità locale senza offrire soluzioni alternative concrete.

Uno spreco di denaro pubblico con gravi effetti ambientali

Investire 2 miliardi di euro per una tratta ferroviaria che attraversa aree scarsamente popolate, con costi ambientali altissimi e ancora non del tutto preventivati, rappresenta un enorme spreco di risorse pubbliche. Questa scelta peserà sulle generazioni future senza apportare benefici reali alle comunità locali. Chi sostiene che la costruzione di questi 35 km di ferrovia porterà sviluppo e benessere o è male informato o è in malafede. È necessario rivedere completamente il progetto, adottando una visione più funzionale e sostenibile, che realmente risponda alle esigenze del Sud Italia e non si limiti a dissipare risorse pubbliche senza criterio”.

 

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