Accordo Camerota e Asso onlus per ricerche nei fondali Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

I fondali di Marina di Camerota conservano un patrimonio archeologico

“C’è ancora un patrimonio archeologico in mare. Negli anni abbiamo ricevuto testimonianze dai pescatori e dai tanti subacquei che hanno battuto la nostra costa che ci hanno indicato la presenza di reperti archeologici. Da queste informazioni è nata la consapevolezza che i fondali di Marina di Camerota conservano un patrimonio archeologico e pertanto ci siamo attivati per sottoscrivere un accordo di collaborazione con l’Associazione Riconosciuta A.S.S.O. (Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione), rappresentata dal Mario Mazzoli, anticipando l’iniziativa alla Soprintendenza Beni A.A.A.S. di Salerno e Avellino che ha accolto con favore il programma di ispezione”. E’ quanto spiega Teresa Esposito, assessore al Turismo e all’Area marina protetta del Comune di Camerota.

“L’auspicio – continua Esposito – è che l’immenso patrimonio di tesori che il mare ancora custodisce che rappresentano testimonianza di civiltà e popoli che nei millenni hanno solcato le nostre acque venga pian piano fuori e che possa arricchire in futuro la nostra proposta turistico culturale da mettere a disposizione del pubblico”. L’accordo in collaborazione con l’associazione Asso onlus è stato approvato attraverso una delibera di giunta.

“Ci fa molto piacere che il Comune di Camerota abbia valutato positivamente la nostra proposta di partnership – aggiunge Mario Mazzoli, direttore generale di Asso – Crediamo molto nel rapporto tra specialisti e “padroni di casa” e chi meglio di un comune può assolvere a questa funzione. Al pari di altri accordi che abbiamo anche con Soprintendenze, Enti di Ricerca e Università, ASSO è al servizio del territorio e degli studiosi con la sua esperienza e competenze specialistiche. La grande ricchezza storica, archeologica e naturalistica di Camerota presenta ancora notevoli possibilità di ricerca in mare, a terra, nelle grotte e nelle antiche cavità artificiali; ambienti che, sempre con le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza e degli Enti territoriali, possono indagati con metodo, riservando a noi, ai cittadini di Camerota e alla collettività sicure sorprese”, chiosa Mazzoli.

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