Capaccio Paestum. Ordinanze di abbattimento del Comune non eseguite presso la Masseria Lupata a Paestum : il Tar da ragione ai destinatari del provvedimento e accoglie i ricorsi.
In due ricorsi presentati da V.B. e S.B. era stato chiesto l’annullamento dell’ordinanza del 30 marzo del 2021, adottata dal Comune, di accertamento dell’inottemperanza dell’ordine di demolizione di opere edilizie abusive del 20 maggio 2003 realizzate a Paestum in via Porta Marina presso la Masseria Lupata, e di irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria.
Gli abusi contestati
In particolare, con il provvedimento impugnato, veniva accertato che, del complesso abusivo di cui era stata disposta la demolizione con l’ordinanza del 2003, soltanto due opere su tre erano state spontaneamente demolite, residuando un manufatto, una struttura in legno adibita a tettoia ancora da rimuovere. Pertanto, con il provvedimento veniva disposta l’acquisizione gratuita dell’opera e dell’area di sedime al patrimonio comunale in danno del proprietario V. B. nonché l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria nella misura massima trattandosi di area vincolata), medesima disposizione anche nei confronti di S. B.
I due ricorrenti hanno proposto una serie di contestazioni
Contro i provvedimenti emessi dal Comune per far valere le proprie ragioni. Si è costituito in entrambi i procedimenti il Comune resistente, non svolgendo alcuna difesa nel merito. All’udienza straordinaria di smaltimento dell’arretrato del giorno 12 settembre, celebrata in modalità da remoto, le cause sono state trattenute in decisione. In via preliminare è stata disposta la riunione dei due ricorsi avendo gli stessi ad oggetto l’impugnazione del medesimo provvedimento. Entrambi sono stati giudicati dal Tar, sezione di Salerno, fondati. Condannato il Comune resistente alla rifusione delle spese di lite in favore dei ricorrenti liquidate in 1.000 euro.