Capaccio. Proteste esumazioni cimitero, Comune: “Ecco come procederemo” Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Capaccio Paestum. “ Purtroppo si tratta di un provvedimento necessario intrapreso per rispondere ad esigenze di pubblica utilità, le sepolture vanno dislocate”. A parlare è Carmine Greco, funzionario responsabile dei servizi cimiteriali. Si tratta delle 78 fosse di terra presenti nel campo di inumazione temporanea ubicato nel nuovo cimitero. “La rimozione consentirà di realizzare complessivamente nell’arco di un paio di anni 600 nuovi loculi. E’ l’unica area, che si sviluppa in orizzontale – precisa Greco – e quindi utilizzabile rispetto alla parte vecchia, che si trova in pendenza”. Una decisione che ha suscitato la protesta di molti familiari, che hanno chiesto chiarimenti in merito. Come le sorelle di Martino Marino, Martina, Emilia, Giovanna, Annamaria e Donatella. Martino Marino 46 anni fu vittima di una tragedia consumatasi 6 anni fa. Era il 3 agosto del 2016 quando una scarica elettrica di ventimila volt lo investì. “Siamo costernate – ha affermato Martina Marino – di fronte alla notizia di una riorganizzazione cimiteriale, che prevede il disseppellimento di tutte le salme nella parte a nord del cimitero. Tumulati con dolore e sacrifici economici a breve si farà spazio per creare dei loculi”. Le esumazioni saranno effettuate a step. Ma poi il campo entro il 2024 sarà totalmente dismesso. “ Per far fronte all’esigenza di realizzare nuovi loculi il Comune sta provvedendo allo spostamento di 30 fosse di terra. Per 24 è già maturato il limite di 10 anni – si legge nella nota – previsto dalla legge per l’esumazione, e per queste il Comune procederà, nell’anno 2023, all’esumazione. Per le restanti 6, si procederà alla traslazione delle salme a carico del Comune. Tali operazioni consentiranno la realizzazione di 200 nuovi loculi, fondamentali per rispondere alle esigenze della comunità”. Riguardo la famiglia Marino al momento sarà spostata solo una delle fosse di terra, quella della mamma delle sorelle, deceduta nel 2020, collocata nelle immediate vicinanze dei familiari deceduti. “Il Comune si farà carico delle spese garantendo che tutto avvenga nel rispetto delle regole, avvalendosi di personale specializzato”, assicurano dal Comune, diretto dal sindaco Franco Alfieri. “ Una volta realizzati i 600 loculi si dovrebbe riuscire a tamponare la disponibilità di spazi funerari per almeno 5 anni”, conclude Greco. L’ente aveva autorizzato lo sfruttamento del reparto L del cimitero per fronteggiare la carenza di strutture di sepoltura. E’ stato anche abrogato l’istituto delle proroghe delle durate contrattuali sia per i loculi a rotazione ventennale che per le fosse di terra a rotazione decennale. Un’ulteriore misura dell’ente capaccese per fronteggiare la carenza di sepoltura. “ Si parla di morti come se fossero oggetti – polemizza Martina Marino – è un fatto di umanità, di rispetto. Capisco tutto, e le esigenze legate alla mancanza di spazi ma comunque sia bisognerebbe aspettare dieci anni come da contratto con soluzioni alternative”.

 

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