Capaccio Paestum. “Il centrodestra capaccese perde un’occasione storica, che avrebbe potuto vederlo protagonista di questa tornata elettorale. Le prossime amministrative di giugno avrebbero potuto rappresentare la ricostruzione e la rinascita dopo anni di completa assenza dalla politica amministrativa”. A dichiararlo è Gerardo Stabile, tesserato Fratelli d’Italia a Capaccio Paestum.
“Non basta un simbolo o la somma degli stessi per poter dare la patente di appartenenza all’area di centrodestra – spiega Stabile – soprattutto se a capeggiare la compagnie elettorale è l’ex segretario cittadino, mai pentito, del Partito Democratico Emanuele Sica, eletto in consiglio comunale alle scorse amministrative nelle liste del sindaco Alfieri, che lo premiò con l’investitura a presidente del consiglio comunale. Se a formare la lista che lo sostiene, e che probabilmente porterà il suo nome,, è l’ex di tutto e di tutti, l’architetto Carmelo Pagano che negli ultimi 15/20 anni ha formato liste, si è candidato e ha poi abbandonato prima Italo Voza, poi il povero Franco Palumbo e infine Franco Alfieri. Se a condurre, in nome di Fratelli d’Italia, le trattative coi partiti del centrodestra sia stato un non tanto precisato coordinatore sud Cilento, nonché consigliere comunale di Serramezzana, la cui amministratore è a conduzione del Partito Democratico, Modesto Del Mastro, e Adamo Coppola, ex sindaco galoppino di Franco Alfieri ad Agropoli.
Di quale centrodestra unito a favore di Emanuele Sica si parla? Quello che salta all’attenzione è che da questa compagine manca completamente Forza Italia, che nei suoi massimi esponenti cittadini appoggerà la candidatura di Carmine Caramante. Che manca la Lega, sia col suo massimo esponente provinciale, Attilio Pierro, che col suo portavoce cittadino, Giovanni Licinio, che sosterrà anch’egli Caramante. E per ultimo, in ordine cronologico, tutta la base storica di Fratelli d’Italia. Il sottoscritto ha provato più volte a portare la discussione sulla possibilità di trovare una personalità di chiara identità capaccese e di centrodestra. Ma evidentemente si è deciso di svendere la dignità dei capaccesi di destra e moderati nel mercimonio delle spartizioni provinciali. In definitiva, nella compagine che accompagnerà in questa tornata elettorale Emanuele Sica, non c’è il centrodestra, non c’è Capaccio Paestum, ma in compenso c’è tanto Franco Alfieri”.