Capaccio Paestum. Sull’onda lunga di tanti ricordi studenti di Capaccio Paestum hanno festeggiato il 60esimo anniversario del loro impegno scolastico in una serata allietata anche dai rispettivi coniugi e da un gruppetto di amici frequentanti, con qualche anno di ritardo, gli stessi istituti di Salerno e Battipaglia.
Nando Barlotti, Lezieri Di Filippo, Anna e Maria Di Foggia, Genny Di Lascio, Angelo Elia, Luisa e Mimma Fasolino, Antonella e Graziella Favali, Enzo Robustelli, Italo Sabia, Mimmo Torre, Sandro Vertullo, Angelo, Benedetto, Mariella e Nino Voza hanno salutato le loro nozze studentesche di diamante con un brindisi augurale al quale hanno partecipato, seppur con qualche anno in più o in meno e con appartenenza a scuole diverse, Pia Adinolfi, Nino Bambacaro, Nino Barlotti, Elvidio e Giovanni Caramante, Augusto Ricciardi, Vito Scairati e Rosanna Serra. Gli studenti pestani degli anni sessanta si sono ritrovati in un noto ristorante di Capaccio Scalo per ricordare e rivivere i loro studi e le loro amicizie in una serata densa di emozione e commozione alla quale non aveva voluto rinunciare Enzo Robustelli arrivato appositamente con la moglie dall’Olanda dov’è emigrato da diversi anni. La gioia ed il piacere di essersi reincontrati rivedendosi ancora dopo 60 anni per festeggiare l’evento sono stati alla pari delle emozioni che hanno pervaso un po’ tutti nel rivivere quello spaccato giovanile e studentesco che li ha visti convergere all’appuntamento preparato ed organizzato da Genny Di Lascio, Mimma Fasolino, Italo Sabia ed Alessandro Vertullo. All’incontro ha voluto partecipare anche l’ex senatore Gaetano Fasolino, già sindaco di Capaccio Paestum, che ha apprezzato le finalità dell’iniziativa sempre al proscenio nello specifico contesto delle tante aggregazioni promosse e partecipate con l’emozionante avallo della specifica particolarità. Seppur con la gioia di essersi ritrovati su alcuni volti degli studenti degli anni ‘60 è apparsa qualche lacrima di commozione nel ricordare Renè Vertullo, Tonino Pepe, Mimmo Cerruti, Bernardo Di Lascio e Silvio Prearo prematuramente scomparsi nel pieno delle loro disponibilità a favore delle rispettive famiglie e dei tanti impegni sociali che li vedevano attivamente presenti. Gli studenti degli anni sessanta, con le loro mogli o mariti, hanno voluto solennizzare la ricorrenza non solo per il piacere e la gioia di incontrarsi ma, soprattutto, per lanciare quel messaggio di gioia e partecipazione che dovrebbe rappresentare le fondamenta di ogni azione finalizzata a rivivere quella giovanile esperienza formativa basilare ed essenziale alle loro professioni portate avanti e vissute con lo stesso entusiasmo dei loro primi giorni di scuola. Esserci riusciti è stato per loro il traguardo tanto sognato ed atteso ed anche colmo di tanta gioia!
Pietro Comite