Altavilla. La Resurrezione di Cristo rivive nelle opere di Fernando Mangone Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Un viaggio artistico attraverso i secoli: "Dalla maestria di Giotto al linguaggio contemporaneo di Fernando Mangone"

Altavilla Silentina. La “Natività” e la “Risurrezione di Cristo” sono da secoli due dei temi dominanti nella Storia dell’arte. Se durante il Rinascimento il periodo di massima rappresentazione si è manifestato in modo evidente, il mistero della vittoria del Redentore sulla morte ha continuato ad affascinare numerosi artisti attraverso i secoli, dall’antichità ai tempi più recenti.

Fernando Mangone, attraverso il suo intenso polittico, rende omaggio al grande mistero della “Risurrezione”, presentando un percorso artistico che attraversa i secoli e gli eventi storici. Si parte da Giotto, considerato precursore della pittura rinascimentale, fino ad arrivare a artisti come Beato Angelico, Piero Della Francesca, Tiziano, Bronzino, Raffaello, Caravaggio, El Greco, Rembrandt e Marc Chagall. Quest’ultimo, con il suo stile cubista e fauvista, dipinge Cristo che tende le braccia verso il mondo, come a proteggerlo dalle avversità e dal male che affligge l’umanità.

Il polittico di Mangone unisce la grande storia dell’arte a quella contemporanea, diventando un momento di forte partecipazione emotiva. L’artista reinterpreta, inventa, cancella e sostituisce, aggiungendo elementi che conferiscono alla sua opera un carattere nuovo e moderno. Attraverso il polittico, si può rivivere una parte significativa della storia dell’arte, oltre a comprendere il percorso estetico dell’artista di Altavilla, caratterizzato da personalità, inventiva e gusto cromatico distintivi.

La pittura di Fernando Mangone è permeata da un sentimento intimo e da una meditazione interiore che trasforma gradualmente il reale in visione intima, poesia pura e sensazione spirituale. Le sue opere, luminose e pulite, trasmettono una leggerezza del pensiero e sembrano avvolte da un’atmosfera metafisica, invitando gli osservatori a riflettere sui propri sentimenti e ricordi, e a cercare le origini e l’identità del proprio essere ed esistere.

Nella vasta produzione di Mangone, si trovano anche momenti di forte sintesi formale e aperture verso l’astratto, dove la fantasia e la creatività prendono il sopravvento. La Risurrezione di Cristo, nell’interpretazione dell’artista, diventa così un simbolo di bellezza e speranza, capace di risuonare con l’arte come forza salvifica, in grado di guidare l’umanità verso una rinascita culturale e spirituale.

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