Rincari energia e materie prime: parola ai panificatori di Abanella Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

La categoria è in ginocchio e sono in molti che stanno valutando di chiudere la propria attività

Albanella. Da lunedì prossimo aumenta il costo del pane a Salerno. In media si pagherà 4 euro al chilo. Intanto i panificatori si preparano alla serrata, giovedì prossimo nuova riunione per organizzare la protesta.

La situazione anche in provincia di Salerno non cambia. I panificatori sono in ginocchio e alcuni stanno pensando di chiudere l’attività.

Abbiamo fatto il punto con alcuni panificatori presenti su territorio di Albanella.

Si tratta anche di attività storiche passate da padre in figlio come quella gestita da Biagio Conforti, che ha un panificio all’ingrosso ad Albanella capoluogo.  “ La situazione è durissima. La bolletta da 1.200 euro del 2021  è passata a 4.400 euro per i mesi di luglio e agosto. Da lunedì 3 ottobre aumentiamo il pane di 30 centesimi,  che vendiamo ai negozi,  che distribuiremo a 2 euro e 50, che poi loro rivenderanno al pubblico a 3 euro e 50 , ma recupereremo poche centinaia di euro. Parlando con i miei colleghi abbiamo deciso che andremo avanti un altro mese e poi ci fermiamo. Gli aumenti hanno riguardato tutto dalla luce, al metano, alla spazzatura fino alle materie prime. Così vanno in fumo i risparmi di una vita. Laddove la situazione non cambiasse  saremo costretti a chiudere. Per fare un esempio il cartone del lievito – conclude Conforti – costava 9 euro è arrivato a 30, non parliamo della farina.  E’ nera, soprattutto per chi ha i forni che usano il metano e corrente, meno per chi utilizza ancora le legna”.

Stesse difficoltà anche per un’altra attività che si trova nella frazione di Matinella, il panificio la Leonessa gestito da Oscar e Giovanna. “ Stiamo vivendo un momento davvero difficile qui si parla ancora di aumenti e i costi sono già lievitati moltissimo – sottolinea Oscar – stiamo proprio messi male.  Il prezzo della farina, già da mesi,  rispetto allo scorso anno è raddoppiato da 37  a  70 centesimi. Siamo preoccupati , se dobbiamo continuare a lavorare senza avere un margine di guadagno che senso ha tenere aperte le nostre attività?. Possiamo tamponare per qualche mese. La speranza è che cambi qualcosa. Fino a pochi giorni fa abbiamo cercato di mantenere il prezzo del pane a 2,50 euro, ora lo abbiamo aumentato a 3 euro. Il nostro comune è quello con il prezzo del pane più basso. Noi abbiamo il forno a metano, a dicembre pagavamo sulle 800 euro al mese oggi siamo arrivati a 2.500 euro, anche la luce si è triplicata. Non si può lavorare a perdere considerato anche  che il nostro è un lavoro impegnativo e sacrificato. La fortuna è che abbiamo il locale di proprietà. La nostra è una attività storica, cerchiamo di resistere con la speranza che la situazioni cambi”.

Il problema si riscontra anche sulla produzione dei dolci come ha evidenziato Giovanna Cospide, la moglie di Oscar Leonessa“ Abbiamo difficoltà anche a produrre i dolci per l’aumento delle materie dallo zucchero, al miele, allo strutto.  Le spese sono diventate insostenibili”.

Guardano con incertezza al futuro chi come, Enrica Scorziello e il marito  Giuseppe Biscardi, hanno da poco aperto una nuova attività, la panetteria e pasticceria “Grani di Kore” ad Albanella capoluogo.

Fino ad oggi non mi è arrivata ancora nessuna bolletta – evidenzia Enrica – nel momento in cui avremo delle spese, che non riusciremo  a coprire,  la situazione di certo si complicherà. Siamo fiduciosi  abbiamo aperto l’attività con tante aspettative in un periodo difficile da attraversare. L’aumento del costo del pane è comunque inevitabile non solo per le materie prime ma anche per i forni che sono elettrici.  Purtroppo non si può abbassare il prezzo del pane siamo in una situazione di grande incertezza e difficoltà. La nostra è una nuova attività. Al momento il costo del pane è di  3,50 euro al chilo,  per i speciali è un po’ più alto. Speriamo bene per il futuro che le cose possano cambiare per noi e di conseguenza anche per i consumatori”.

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