L’Asl Salerno batte cassa: continua la riscossione dei ticket sanitari non pagati. In questi ulti mesi infatti, stanno arrivando numerosi avvisi di pagamento ai cittadini, alcuni dei quali con cifre che arrivano fino a 4000 euro.
Lo sanno bene alcuni cittadini che risiedono nei comuni di Albanella e Altavilla Silentina. inondati da avvisi di pagamento.
“ Il problema fondamentale di tutta la vicenda – spiega l’avvocato Orietta Lettieri – è che l’Asl Salerno inizialmente, quando aveva notificato al contribuente il mancato pagamento del ticket, aveva previsto la sospensione dell’esenzione anche nell’ipotesi in cui i soggetti ne avevano i requisiti e protraeva fino all’estinzione del debito. Inizialmente non consentiva nemmeno una dilazione quindi per molti mesi le persone raggiunte dalle intimazioni di pagamento sono state senza usufruire delle esenzioni sia per patologia che per reddito, solo perchè si era costituito questo indebito relativamente alla loto posizione”.
Gli avvisi di pagamento fanno seguito ad accertamenti incrociati
Ora non è più così basta pagare la prima rata per ottenere, per l’anno corrente, se si ha diritto l’esenzione. Inoltre sono stati accettati i piani di rateizzazione della somma per il mancato pagamento del ticket. L’invio degli avvisi di pagamento fanno seguito agli accertamenti incrociati, che hanno verificato delle anomalie delle autocertificazione o della compilazione dei dati ai fini dell’esenzione del ticket . Cittadini che non presentavano i requisiti sono stati erroneamente esentati. Questo ha di fatto causato l’accumularsi di indebiti molto importanti, che hanno reso difficile il risanamento della situazione finanziaria. L’Asl ha accordato ai cittadini morosi dei piani di rateizzazione potendo anche usufruire del suo diritto di esenzione. “ Prima di tutto dobbiamo verificare di che cosa si tratta, e se il ticket era dovuto – spiega l’avvocato Lettieri – in questo caso si parla di debito prescrivibile in cinque anni. Se ha usufruito di un’esenzione in questo caso si è creato l’indebito, la prescrizione è di 10 anni. Se verifichiamo che il ticket era dovuto, e si è usufruito di esenzione non riconosciuta, se non possiamo impugnare possiamo accedere ad un piano di rateizzazione per un massimo di rate 72. Quando questi non sono dovuti possono essere impugnati. In questi ultimi dieci anni si sono create cartelle esattoriali con debiti molto alti. In buona sostanza, verifichiamo se gli indebiti esistono se abbiamo goduto ticket non pagati. Se la pretesa è consona e giusta, si può rateizzare. Si può anche attendere con la speranza di inserire questo debito nel prossimo piano di rottamazione”.