Albanella. L’impianto Mgm di trattamento dei rifiuti si farà. A breve il progetto potrà essere cantierizzato e realizzato in località Tempone nella frazione di Matinella. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comitato ambiente e salute, presieduto da Carmine Aquino, contro la realizzazione della piattaforma Mgm.
L’autorizzazione era stata rilasciata dalla Regione alla società Mgm, che vede quale legale rappresentate Marco Sacco. “L’autorizzazione rilasciata alla società appellata circoscrive e perimetra la realizzazione e la gestione dell’impianto e in questi limiti essa deve essere scrutinata. Ogni altra considerazione appartiene piuttosto al campo delle illazioni in quanto estranea, allo stato, al perimetro documentale e oggettuale che sorregge i divisati assensi.”, si legge nella sentenza. I motivi adotti sono stati ritenuti infondati. Il ricorso è stato presentato contro la Regione Campania, il ministero dell’Interno, il Comune di Albanella, la Provincia di Salerno, l’Arpac Dipartimento di Salerno, l’Asl di Salerno, il Consorzio di Bonifica Paestum, l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale, l’Ente d’Ambito Salerno, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania. E, contro Mgm srl. I ricorrenti avevano chiesto la riforma della sentenza del Tar emessa lo scorso mese di novembre, che aveva rigettato il ricorso dei cittadini. Nello stesso era stato chiesto l’annullamento del decreto 240 del 23.07.2021 – avente ad oggetto “D.Lgs. 152/06 art. 208 Autorizzazione unica per la realizzazione ed esercizio di un impianto di trattamento rifiuti non pericolosi, da ubicarsi alla località Tempone – fraz. Matinella del Comune di Albanella”, con il quale la dirigente della Regione Campania ha autorizzato la Società Mgm Srl ad effettuare l’impianto; il successivo decreto dirigenziale con il quale è stato specificato il quantitativo di rifiuti asseritamente messi a riserva; del verbale del 21/07/2021, conclusivo della Conferenza di Servizi; e di tutti i pareri favorevoli dei vari enti competenti. La richiesta della società per l’ottenimento dell’autorizzazione è stata inviata in Regione nel luglio del 2020. Il Consiglio di Stato condanna gli appellanti, in solido fra loro, al pagamento delle spese processuali che si liquidano, in favore di M.G.M. s.r.l. e della Regione Campania, in complessivi euro 12,000, oltre spese generali e accessori di legge, di cui euro 6.000 in favore della società M.G.M. s.r.l. ed euro 6.000 in favore della Regione Campania.