Agropoli. “Agropoli non ha bisogno di argomentazioni pretestuose, ma di progetti e rilancio“. Replica così Costabile Spinelli, ex sindaco di Castellabate e uno dei papabili candidati a sindaco di Agropoli nel corso della prossima tornata elettorale prevista per la primavera 2022. Stima come amico e politico, sì, quella Malandrino la concede a Spinelli, ma la candidatura a primo cittadino di Agropoli, no. Dal coordinamento provinciale di Forza Italia non sono giunte ancora indicazioni in merito al candidato di partito, questo Malandrino ci tiene a precisarlo, invitando Spinelli ad “abbandonare definitivamente l’idea di una improbabile sua candidatura” per non perdere “credibilità, stima, apprezzamento e dignità rispetto alla sua storia politica e personale” e ritenendo la stessa “politicamente offensiva, in quanto non rappresentativa della comunità agropolese”. Ai nostri microfoni, Spinelli ha replicato alle argomentazioni di Malandrino, facendo chiarezza sul suo progetto politico.
Si parla tanto di una sua possibile candidatura a sindaco di Agropoli: è una possibilità concreta?
“Certamente. C’è attualmente un progetto in corso d’opera, che stiamo portando avanti sul territorio insieme con tante altre persone. Ci sono stati già degli incontri, uno scambio di idee, progetti di cui stiamo discutendo per creare una base da cui poter partire e andare avanti.”
Si tratta di un progetto civico o politico e di partito?
“Io appartengo al centrodestra, la mia area politica è chiara così come la mia militanza. Sarà dunque sicuramente un progetto di centrodestra, ma ovviamente resta aperto a tutti coloro che condividono il nostro programma e le nostre idee e a chiunque è pronto e aperto al confronto.”
Emilio Malandrino, commissario cittadino di Forza Italia, ha definito la sua candidatura “improponibile”. Cosa risponde?
“Francamente non capisco la posizione di Malandrino e non mi sembra una posizione al passo con i tempi. Oggi non bisogna arroccarsi su queste cose, si deve aprire invece un confronto su quelle che sono le problematiche di una città come Agropoli. Le argomentazioni di Malandrino sono assolutamente pretestuose, e di certo non vanno nella direzione dell’apertura. Agropoli non ha bisogno di questo, ma di confronto e dialogo, punti saldi da cui partire per creare qualcosa di costruttivo per il territorio.”
E proprio in vista di una sua candidatura, secondo lei cosa manca al momento ad Agropoli?
“Agropoli necessita sicuramente di uno slancio, perché deve ripartire. Bisogna dare alla cittadina una spinta propulsiva decisa. Agropoli è una città bellissima e importante, ma ora deve ritrovare la propria leadership e tornare a essere la città capofila dell’intero Cilento.”