Agropoli. “Visita” dei carabinieri l’altra mattina al municipio. Gli inquirenti hanno acquisito le fotocopie delle formali dimissioni protocollate mercoledì mattina dagli ormai ex assessori della giunta Coppola: Maria Giovanna D’Arienzo, Rosa Lampasona e Roberto Mutalipassi.
Secondo indiscrezioni, pare che la ragione sia quella di voler comprendere se le stesse siano state o meno frutto di costrizioni esterne. I malumori all’interno della maggioranza ci sono fin dal principio del mandato Coppola e a comprovarlo sono le numerose dimissioni che si sono susseguite nel corso dei quasi cinque anni di gestione. C’è stato chi ha preferito lasciare non appena i mal di pancia si sono manifestati e chi, invece, ha proseguito il percorso, pensando che si potessero superare. Fino all’altro giorno, quando nuove divergenze hanno portato alla rottura definitiva. Tant’è che il sindaco uscente fino a qualche giorno fa era dato per candidato primo cittadino del centrosinistra, poi la situazione è precipitata, portando tre quinti di giunta, a parte Coppola, a formalizzare l’addio (restano Eugenio Benevento e Gerardo Santosuosso). Ne è conseguita la scelta di convergere su Mutalipassi quale nome per rappresentare lo schieramento.
Ad oggi resta il silenzio in Comune. Tutti i protagonisti preferiscono non proferire parola. Coppola, a distanza di due giorni dall’addio, ancora temporeggia e non provvede a sostituire gli assessori. Evidentemente, la scelta non è semplice: non sa se attingere i componenti delle liste che lo hanno sostenuto durante la scorsa competizione elettorale oppure fare nomine dall’esterno. Deve nominare due donne e un uomo, dovendo rispettare le quote rosa. Il problema maggiore sarebbe per le donne: le scelte potrebbero fornire anche indizi sulla discesa in campo o meno di quale candidato a sindaco. A breve, comunque, Coppola dovrà sciogliere le riserve, superare lo stallo in giunta e decidere se sarà o meno della partita.
Al momento sarebbero otto i candidati a sindaco, che si sfideranno il prossimo 12 giugno. Si tratta di Massimo La Porta (4 civiche), Elvira Serra (2 civiche), Adamo Coppola (2 civiche), Roberto Mutalipassi (3 liste di partito e 3 o 4 civiche), Raffaele Pesce (1 civica), Gisella Boticchio (1 civica), Giovanni Basile (1 civica), Agostino Abate (FdI).
(a cura di Andrea Passaro)