Sapri. Chiusura punto nascite dell’ospedale cittadino, il Comitato di lotta-Sapri 2018 si mobilita e decreta lo stato di agitazione. “Le ultime notizie sulla paventata chiusura del punto nascite dell’ospedale di Sapri – afferma il comitato- confermano ancora una volta che ci troviamo di fronte ad un livello inaudito di irresponsabilità e di gioco al massacro. Le istituzioni politiche, la Regione Campania ed il governo, nel continuo balletto e rimpallo di accuse dimostrano ancora una volta inconcepibile grettezza etico-politica, prigionieri della loro ossessione principale, ovvero la campagna elettorale, rinunciando ad assumere chiare e definite scelte di politica sanitaria, in favore delle reali esigenze dei cittadini. L’unica scelta evidente è quella di utilizzare le sacrosante istanze della popolazione a fronte della loro mediocre e stanca polemica politica. Il popolo è stanco! – denuncia- se fossimo in presenza di uomini politici veri, avrebbero già trovato la soluzione al problema. Ma siamo di fronte a tigri di cartone, che parlano il linguaggio doppio della polemica e della strumentalizzazione. Il popolo si è stancato ed il quarantennale della gloriosa rivolta saprese per l’apertura dell’ospedale entrerà anch’esso nella storia della lotta popolare, contro l’indifferenza immorale e la irresponsabilità politica delle attuali classi dirigenti. Il Comitato di Lotta per l’ospedale di Sapri oltre la denuncia continuerà a lottare affinchè responsabili politici assumano decisioni definitive evitando, ancora una volta, lo scempio sul nostro già martoriato territorio. Il comitato- conclude- decreta quindi lo stato di agitazione e dichiara di adottare ogni forma di lotta necessaria per ridare la vita all’ospedale di Sapri“.