Eboli. Lucilla Polito si dimette da “consigliere mai nato”. La decisione è stata ufficialità nella tarda mattinata di ieri. “Quando succede di essere proclamato consigliere comunale e, dopo neanche quarantotto ore, il sindaco rieletto con una valanga di voti viene privato della libertà e sospeso dalla carica – scrive Polito – ti chiedi se quell’evento sia un fatto occasionale. Ti vengono alla mente tante cose ascoltate e lette in quei cinque anni, tante voci e frasi cui hai dato sempre scarso credito. Poi vedi quella valanga di voti trasformarsi in una valanga di notizie che dipingono uno scenario devastante, del quale non capisci se sei vittima o complice. E in quello scenario ti appaiono, nitide, una struttura amministrativa non sempre attenta, un’imprenditoria accondiscendente e una comunità sempre pronta a chiedere qualcosa. Dopo solo qualche giorno, infine, ti trovi a vivere il clima surreale del consiglio comunale d’insediamento, in cui la maggioranza che sostiene la giunta municipale ha tentato l’ultima difesa, argomentando sulla presunzione di non colpevolezza e sui gradi di giudizio; riponendo l’immancabile fiducia nella magistratura. Auguro a tutti gli interessati di uscire indenni da queste vicende- aggiunge – sono bastati pochi minuti per sentire l’eco della mia coscienza, capire che qui non si giudicano questioni private, ma funzioni pubbliche. Cercare le ragioni di una penosa sopravvivenza o, peggio, tentare di derubricare gli eventi a fatti marginali e negare che essi avranno riflessi enormi sulla vita politica e civile della città, significa ingannare e ingannarsi“.