Albanella. 3 incendi e milioni di api morte: attività distrutta Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Davide Orlotti:"E’ stata una perdita notevole, che ci ha segnato anche dal punto di vista psicologico, oltre che economico"

Albanella. “Con quest’ultimo incendio non solo è stato arrecato un danno ecologico per la biodiversità gravissimo, ma è stata distrutta definitivamente un’azienda, che ora non potrà più risollevarsi”. A parlare è Davide Orlotti, figlio del proprietario dell’apiario situato in un fondo agricolo a Matinella, andato completamente distrutto a seguito di un incendio di natura quasi sicuramente dolosa.

L’apiario, situato al centro di un uliveto, era costituito da circa 80 famiglie di api, in arnie da nomadismo, e 50 sciami in cassettini. Distrutte anche delle piante di ulivo. Orlotti ha presentato, in questi giorni, una dettagliata denuncia ai carabinieri contro ignoti. La vicenda si è consumata nella notte del 22 settembre scorso. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno proceduto a spegnere le fiamme e bonificare il terreno. “ Le fiamme hanno causato – racconta Davide Orlotti – la morte di milioni di api all’interno delle arnie. Con questo è il terzo incendio, che subiamo nell’arco di circa un anno e mezzo. Il primo si è verificato nel maggio 2020, poi a settembre dello stesso anno, in questo caso andarono distrutte sole due arnie, e l’ultimo del 22 settembre 2021. Roghi, che ci hanno causato una perdita economica che si aggira intorno ai 60.000 euro. L’azienda era di mio padre che, fino a qualche tempo fa produceva miele, oggi si occupava soprattutto di impollinazione e vendeva gli sciami”. Un’azienda che Davide Orlotti, che da qualche tempo seguiva suo padre, aveva intenzione di acquisire per continuare l’attività di famiglia. “ E’ stata una perdita notevole, che ci ha segnato anche dal punto di vista psicologico, oltre che economico. Avevo intenzione di continuare con questa attività. Non siamo assicurati. Per questo tipo di attività non è prevista una polizza assicurativa. E, di conseguenza, non possiamo ottenere nessun risarcimento per i danni subiti”, evidenzia Orlotti. Le modalità in cui si è sviluppato l’incendio inducono a pensare che sia di natura dolosa. Anche perché questo è il terzo caso in poco più di un anno. L’incendio si è sviluppato nella notte antecedente a quello che ha interessato l’azienda di trasformazione dei rifiuti situata a poca distanza. Dall’uliveto le fiamme potrebbero aver raggiunto l’azienda. Di fatto, però il rogo che ha interessato l’apiario è stato completamente spento, con la relativa bonifica del fondo, dopo l’intervento dei vigili del fuoco giunti sul posto alle 3,30 di notte. Le fiamme, che hanno coinvolto l’azienda, si sono sviluppate intorno alle 13 del giorno successivo. Le indagini sono in corso per capire la dinamica dei due incendi e se gli stessi possano essere collegati o si tratta di due episodi indipendenti.

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