Caretta Caretta Campania, fino a metà ottobre spettacolo della schiusa Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

La Campania del post lockdown ha regalato ai turisti un mare cristallino e spiagge come poche volte si erano viste, gioia per i vacanzieri ma anche per le famose tartarughe marine Caretta Caretta che hanno scelto proprio questi litorali per dare alla luce i propri piccoli. Da Ascea Marina a Baia Domizia, le spiagge campane detengono il record 2020 di nidi che ospitano le uova di questa bellissima specie purtroppo a rischio estinzione. Si stima infatti, che ogni anno, solo nel mar Mediterraneo, muoiano oltre 40 mila esemplari per via di incidenti con le imbarcazioni, intrappolate nelle reti da pesca, impigliate negli ami e per l’ingestione di plastica scambiata per cibo. Una volta salvate dal mare, le tartarughe ricevono cure mediche, riabilitazione e poi vengono rilasciate di nuovo nel loro habitat. Ma la vera magia avviene nel momento della nidificazione e poi della schiusa: seguendo il ritmo della natura ‘mamma tartaruga’ durante la notte esce dall’acqua, risalendo la riva per dirigersi verso l’arenile e scegliere il punto dove scavare una buca per deporre le uova. Queste si schiuderanno nei successivi 45-60 giorni. È importante preservare il luogo di cova, per evitare che i nidi vengano calpestati, ricordando che manipolare o sottrarre uova di tartaruga marina è un reato penale punito quindi con sanzioni penali. Purtroppo, però, non sempre durante la ricognizione dei nidi da parte del personale della stazione zoologica Anton Dohrn – che si svolge in Campania nei mesi di giugno e luglio – si riesce ad individuarli tutti, ed è per questo che si fa appello al senso civico dei bagnanti che hanno il dovere di informare subito la guardia costiera o il numero H24 – 3346424670 per consentire la messa in sicurezza del sito dal momento che la schiusa proseguirà almeno fino a metà ottobre. Al fine di garantire assistenza ai piccoli nati sono stati attivati dei presidi h24 le cui attività sono coordinate dal personale della SZN assieme a volontari per cui da qualche giorno è in corso un’apposita ricognizione. “Nell’ultima decade si sta verificando un progressivo e significativo incremento del numero di nidi di Caretta Caretta deposti nel Mediterraneo occidentale, ben oltre i confini abituali dell’areale di nidificazione della specie. In particolare, lungo le coste della Campania, la nidificazione della tartaruga marina ha assunto carattere di ordinarietà. La presenza di diverse femmine nidificanti e la regolarità del fenomeno suggeriscono che il Cilento sia un punto chiave per l’espansione verso nord dell’areale di nidificazione della Caretta Caretta nel bacino Mediter- raneo” spiegano dall’associazione “Naturart – Cultura ambiente e turismo” tra le principali a tutelare questa specie. (fonte magazine Arpac)

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