Albanella. Anomalie nei lavori di realizzazione dell’acquedotto e potenziamento di tutta la rete idrica comunale: il sindaco Enzo Bagini presenta un esposto denuncia alla Procura di Salerno con allegata documentazione. Nell’esposto sono state illustrate tutte le presunte irregolarità riscontrate. Il tutto nasce dal guasto della pompa di rilancio situata nella frazione di Matinella. La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta. La nostra redazione appresa la notizia ha contattato il sindaco Bagini per fare luce sulla vicenda.
” Ho deciso di presentare un esposto – spiega il sindaco Bagini – a seguito del riscontro di alcune anomalie relative alla realizzazione dell’acquedotto con il potenziamento di tutta la rete idrica comunale. Leggendo le carte ho avuto dei dubbi. Tutto nasce dall’incidente occorso dalla pompa di rilancio a Matinella, che si è rotta causando l’interruzione dell’erogazione dell’acqua potabile erogata dall’Asis, che serve una parte della frazione di Matinella e del capoluogo per oltre 1500 utenti. Da qui l’interrogativo, perchè non c’era una pompa sostitutiva?, tenendo conto anche dei lavori di potenziamento effettuati per otto milioni di euro”.
Ma questa è stata solo una delle anomalie riscontrate, c’è poi la nota di contestazione della Regione Campania
” Abbiamo riscontrato mancata la manutenzione di taluni bacini come quello di Cappasanta, che versa in condizioni critiche. Abbiamo il dubbio che alcune lavorazioni, benchè previste, non siano state effettuate. Una strana coincidenza che ha allarmato ancora di più la Regione Campania. Avevamo richiesto l’erogazione di una rata del finanziamento. La Regione ha contestato il finanziamento di alcune lavorazioni per un importo complessivo di 600.000 euro. In buona sostanza, l’ente regionale sostiene che queste somme sono state spese per lavori complementari non autorizzati e finalità non rientranti nello scopo del finanziamento. Di fronte a questa affermazione della Regione e talune anomalie tutte da verificare un sindaco responsabile, temendo un dissesto finanziario, chiede agli organi di controllo di fare chiarezza”.
Altra anomalia l’eccessiva perdita della risorsa idrica
“Se lo scopo di questa opera pubblica era di ottimizzare la risorsa idrica, evitando le tante perdite, sicuramente l’obiettivo non è stato raggiunto. Basti pensare che per l’anno 2018 abbiamo acquistato circa 800.00 metri cubi di acqua, riuscendo a distribuirne, attraversi i contatori, soltanto 296.000 mancano all’appello 500.000 metri cubi di acqua. Siccome un’amministrazione seria e responsabile, oltre ad evidenziare le problematiche, deve preoccuparsi di trovare delle soluzioni ai problemi ereditati, l’impegno sarà nei prossimi anni a completare i lavori al fine di rendere il servizio di distribuzione dell’acqua pubblica, bene primario, efficiente ed efficace”.