Capaccio. Hanno creato non poche polemiche gli sversamenti di reflui zootecnici nei corsi d’acqua giunti fino a mare. Tanto che in molti hanno rinunciato a recarsi sul litorale pestano scegliendo altre mete per trascorrere qualche ora in riva al mare. Una situazione che ha arrecato danni anche agli operatori economici. Un atto di inciviltà da parte di allevatori senza scrupoli condannato da più parti.
Azioni perseguite con forza dall’amministrazione del sindaco Palumbo che ha attivato una pressante attività di controllo che ha portato, in alcuni casi, ad individuare i responsabili di tali scempi ai danni dell’ambiente. Una problematica affrontata dal sindaco Palumbo anche nel corso dell’ultima assise pubblica. Palumbo ha espresso solidarietà agli operatori turistici per l’avvio a rilento della stagione. “Una situazione – ha affermato – causata da molteplici fattori tra i quali le avverse condizioni climatiche e l’atteggiamento diffamatorio di qualcuno nei confronti del territorio”. Palumbo, a tale proposito, non ha escluso possibili querele. Il primo cittadino non lesina attacchi anche a qualche esponente istituzionale stigmatizzando le “ iniziative di chi siede in Parlamento, adottate per dare ascolto a quattro adepti disinformati”.
Vero è che questa stagione balneare sulla costa pestana, almeno nella parte iniziale, non è certo iniziata al meglio sul fronte ambiente. Prima i problemi con la rottura della tubazione a Foce Sele, poi i dischetti del depuratore che hanno avuto un clamore internazionale, per continuare con le azioni incivili di allevatori che hanno sversato i propri reflui nei corsi d’acqua. Al di la di possibili strumentalizzazioni e delle responsabilità si è trattato di episodi che hanno suscitato la giusta indignazione da parte dei cittadini, e sui quali è necessario continuare ad effettuare un’azione di controllo massima a tutela del territorio.