Napoli. Venticinque strutture pubbliche sanitarie e ospedaliere sono state già mobilitate. Ad esse, molto probabilmente, se ne aggiungeranno un’altra mezza dozzina. È qui, in questi presidi, che l’Esercito trasferirà le prime 150 mila dosi di vaccino Pfizer contro il Sars Cov-2 per essere conservate in appositi frigo a -80 gradi. Se tutto dovesse andare secondo i piani, si potrebbe partire con la somministrazione già intorno al 20 gennaio prossimo. Con gli operatori sanitari, anzitutto, e poi gli ultra ottantenni e gli ospiti delle Rsa. La seconda dose di richiamo dovrà essere iniettata tra il diciannovesimo e il ventritreesimo giorno dalla data della prima iniezione. “È per questo, in vista della massiccia mobilitazione che dovrà essere preparata — spiega Enrico Coscioni, consigliere per la sanità del presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca — che avremo bisogno anche di nuovi medici e infermieri. In tutto, occorreranno almeno un paio di migliaia di operatori, di cui una parte reclutata per avviso pubblico, poiché occorrerà sia impiegarli per la somministrazione del vaccino, sia per sottoporre a breve osservazione clinica i pazienti che saranno convocati per riceverlo. A gennaio, infatti, contiamo di promuovere una nuova call per assumere i professionisti di cui abbiamo bisogno“. (fonte Corriere del Mezzogiorno)