Capaccio Paestum. Accoglienza, professionalità e design: sono le parole d’ordine seguite dal Gruppo Acanfora Hotels & Resorts, gestore e proprietario dal 1967 di strutture ricettive lungo la costa del Cilento da Paestum a Marina di Ascea. Fanno parte del Gruppo Acanfora l’Hotel Cerere, il Mec Hotel, il Cerere Residence, il Paestum Inn Residence, situati tutti a Capaccio Paestum, e l’Olimpia Cilento Resort ad Ascea. Per fare un bilancio sulla stagione turistica abbiamo intervistato Luigi Acanfora, direttore dell’Hotel Cerere.
Direttore, anche quest’anno la stagione turistica è stata caratterizzata dalle restrizioni del covid. Quale è stato il bilancio per le strutture del Gruppo Acanfora Hotels & Resorts?
” E’ stata una stagione turistica interessante, che sta continuando. I dati sono positivi. Si è registrata una maggiore affluenza, c’è stato un miglioramento anche rispetto alla qualità della clientela. Un dato che, sicuramente, è stato determinato dalla crescita del nostro territorio. Siamo molto soddisfatti. Come Gruppo Acanfora Hotels & Resorts parteciperemo alla Fiera internazionale del turismo a Rimini dove allestiremo uno stand per presentare e promuovere il nostro territorio, che ha delle potenzialità che possono essere ancora di più incrementate. E’ chiaro la destinazione Italia ha avuto un maggiore risalto rispetto ai mercati esteri. In questa situazione il non poter volare ha inciso sulla scelta. Paestum è stata scelta soprattutto perchè si è registrata una crescita del territorio”.
I turisti cosa amano di più di Capaccio Paestum?
“Sicuramente l’area archeologica, in tanti non immaginavano la bellezza dei nostri scavi. E, poi rimangono sorpresi da una fascia di litorale molto interessante e vasta. E’ stato apprezzato il nuovo lungomare realizzato in località Laura, che sarà interessato da un ulteriore riqualificazione, e apprezzano la vastità delle spiagge”.
Come è andata la banchettistica?
“E’ iniziata male, abbiamo ripreso da metà giugno. Ora sta andando bene e credo che continuerà fino al 25 di ottobre”.
Avete avuto più turisti italiani o stranieri?
“Senza dubbio più italiani. Dal 25 di agosto in poi si è registrata qualche presenza di stranieri, ma la stragrande maggioranza della nostra clientela è stata italiana. I turisti che erano abituati a viaggiare all’estero sono rimasti favorevolmente colpiti dalle nostre bellezze”.
Quali sono le problematiche che dovrebbero essere affrontate per il futuro?
“ Rispettare tutte le regole imposte dal covid in ogni azienda. C’è tanto ancora da fare per migliorare i servizi e l’aspetto delle strutture. Ma anche i servizi esterni vanno potenziati, non bastano gli scavi archeologici e il lungomare, bisogna fare rete e squadra che devo dire comunque si sta facendo. Non bisogna mai adagiarsi e fare sempre di più sia da parte del privato che il pubblico”.
Quali sono, secondo lei, le azioni che potrebbe mettere in campo il Comune per potenziare ulteriormente il turismo?
“Il Comune sta facendo un’ottima programmazione in questo settore. E’ in corso, ad esempio, il recupero dell’ex tabacchificio, un’opera meravigliosa. Pertanto, va fatto un plauso all’attuale amministrazione in primis e al nostro sindaco, Franco Alfieri. Di progetti, oltre il lungomare, ne hanno messi in atto davvero tanti. Sono convinto che il nostro comune diventerà sempre più destinazione turistica. Da qui a due anni dovrebbe aprire il nostro aeroporto e Paestum si dovrà trovare pronta a questo importante momento storico con i servizi per la clientela, e anche gli alberghi dovranno fare la loro parte”.