Capaccio Paestum. Falsa firma su un’informativa: arriva l’assoluzione anche in secondo grado per l’ex comandante della polizia locale, Antonio Rinaldi. L’accusa mossa all’attuale dirigente responsabile dell’Area I, era di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. La Corte di Appello ha dunque confermato la sentenza emessa, il 27 febbraio 2019. Il procedimento giudiziario ha avuto inizio il 24 gennaio 2018. Il rinvio a giudizio era stato chiesto dal pm Maurizio Cardea, e disposto dal gip Renata Sessa. I fatti risalgono al 2011. Secondo l’accusa, Rinaldi avrebbe falsamente sottoscritto un’informativa sullo stato degli interventi di demolizione di opere abusive lungo il fiume Fiumarello, a Torre di mare. L’ex comandante avrebbe apposto la firma del suo sottufficiale, Natale Carotenuto, condannato a risarcire le spese, quest’ultimo in qualità di estensore dell’informativa. L’oggetto della vicenda, dunque, è stata la sigla apposta sulla firma dell’estensore. Per il presunto reato di falso in atti pubblici, commesso da un pubblico ufficiale, Rinaldi fu rinviato a giudizio. A sostegno dell’accusa anche una perizia calligrafica eseguita d’ufficio. Gli abbattimenti sul Fiumarello, iniziati nel 2010, furono realizzati a seguito delle ordinanze emesse dall’allora sindaco Pasquale Marino. Almeno una quindicina le demolizioni eseguite all’epoca nell’area del demanio fluviale, con addebito delle spese ai proprietari delle opere abusive, mirate al ripristino dell’originario stato dei luoghi, fino alla sorgente, al fine di ripristinarne gli argini per 300 metri. Le demolizioni, che furono disposte dalla Procura di Salerno, interessarono baracche, recinzioni, alloggi rurali, cancelli, muri divisori, tettoie, erette su area demaniale a ridosso del fiume Fiumarello. Le indagini all’epoca furono eseguite, per l’accertamento dell’occupazione abusiva del demanio, dalla Forestale di Foce Sele e dalla Polizia locale, diretta allora da Rinaldi.