Serre, vigneto a Valle della Masseria. Cittadini: “Cavallo di Troia per illeciti” Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Serre. Lettera aperta da parte di un gruppo di cittadini di Serre, indirizzata al sindaco, all’amministrazione comunale, ai consiglieri di opposizione, alle forze politiche e sociali.

Solo da qualche giorno – si legge nel documento – siamo venuti a conoscenza che al Comune è stato presentato un progetto per impiantare un vigneto a Valle della Masseria. Non conosciamo i particolari dell’iniziativa, ma pare sia stato presentato dall’azienda “Sipla”, proprietaria di parte dell’area in cui si trovano le cave dismesse di argilla.  

Da quello che abbiamo saputo, si tratterebbe di una coltivazione a terrazzi da ricavare utilizzando materiali di scarto dell’edilizia. Se così fosse si tratterebbe di un’iniziativa che viene da lontano perché già qualche anno fa era venuta fuori un’ipotesi di riempimento delle cave con tali materiali. E già allora, in una pubblica assemblea svoltasi il 18 maggio 2018, i cittadini espressero la loro netta contrarietà all’iniziativa per la fondata preoccupazione che gli scarti dell’edilizia potessero contenere materiali pericolosi. E soprattutto perché le discariche per questi materiali vengono spesso utilizzate per ben altri rifiuti, come la cronaca giudiziaria conferma di frequente. 

In quell’assemblea il sindaco rassicurò i cittadini, garantendo che a Valle della Masseria non sarebbero mai arrivati scarti dell’edilizia. E questo gli chiediamo di ribadire anche adesso, bloccando l’iniziativa di un’azienda che, tra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ’70, indisturbata, fece scempio di quell’area. E adesso, dopo decenni di incuria e di abbandono, questa azienda, che si è sempre interessata di laterizi, scopre la sua vocazione agricola! Di fronte a quello che sta succedendo, in tanti siamo fortemente preoccupati che l’impianto di un vigneto sia solo un “cavallo di Troia” per depositare materiali che a Valle della Masseria proprio non vogliamo. Anche perché se fosse autorizzato un progetto del genere a guadagnarci sarebbe ancora una volta solo l’azienda proprietaria dei terreni mentre il comune ed i cittadini non avrebbero alcun tipo di vantaggio ma solo rischi per la loro salute.

Rischi sicuri per l’aumento di traffico pesante che ci sarebbe lungo le strade di accesso all’area e rischi possibili per la presenza di eventuali materiali pericolosi.  Tante volte i cittadini di Serre hanno espresso la volontà che in quell’area devono essere consentite solo iniziative private di tipo agricolo o di ripristino ambientale a iniziativa pubblica, in ogni caso senza l’utilizzazione di alcun tipo di materiale proveniente dall’esterno.                                                                                                                          

E questo chiediamo anche adesso al nostro Comune, confidando nella sensibilità ambientale di tutti. E lo chiediamo anche per rispetto delle sofferenze che tanti cittadini hanno vissuto in quella dolorosa vicenda che nel 2007 vide coinvolto l’intero paese, impegnato a difendere il valore del proprio territorio e il futuro di tutta la comunità”.

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