Roccadaspide. La scuola da febbraio ad oggi ha vissuto uno stravolgimento totale. Docenti a lavoro con la teledidattica, dirigenti scolastici in smart working e studenti con didattica a distanza. Sulla problematica e il difficile periodo di emergenza sanitaria la nostra redazione ha intervistato il dirigente scolastico Mimì Minella dell’IIS “Parmenide” di Roccadaspide e dell’Istituto omnicomprensivo di Piaggine.
Preside, il covid-19 impone nuove strategie per l’istruzione in Italia?
“Se mi avessero detto che, durante questo anno scolastico, avremmo trascorso e vissuto un periodo così difficile, nessuno di noi ci avrebbe creduto. Mi sembra che siamo tornati ai tempi in cui i nostri nonni ci raccontavano il periodo della Grande guerra. Siamo in una fase molto delicata, difficile, che richiede molti sacrifici. 780 persone, tra studenti, docenti e personale Ata che mi mancano molto nel quotidiano”
Didattica a distanza, una nuova metodologia?
“La crescita degli studenti non può fermarsi. La scuola deve proseguire nel suo cammino. Ci siamo attivati per sfruttare al massimo le ricche risorse digitali che abbiamo a disposizione. In questo momento c’è bisogno di impegno, di studio, di riflessione, perché è necessario non perdere il contatto con la realtà del percorso di formazione. La didattica a distanza è una novità per tutti, ma è necessario reinventarsi, trovare soluzioni e sperimentare metodologie diverse”
Come rispondono gli alunni alla didattica a distanza?
“Sin dai primi giorni della sospensione delle attività didattiche abbiamo attivato la Dad e devo dire che procede con regolarità ed adeguato coinvolgimento di docenti ed allievi. Con i due collegi dei docenti, tenutisi il 14 ed il 31 marzo scorso sono stati fissati due punti salienti ben precisi, che mi preme ricordare. Il primo che i docenti coordinatori di classe sono stati invitati ad indicare alla scuola, gli alunni sprovvisti degli strumenti adeguati per partecipare alle attività affinchè la scuola potesse provvedere a fornire loro il necessario. Il secondo punto saliente invece è che attraverso il nostro responsabile del servizio prevenzione e protezione, come prevede anche la normativa vigente, abbiamo raccomandato per la salute dei nostri studenti, massimo 20 ore di videolezioni a settimana ed una pausa di 15 minuti ogni due ore”
Cosa è cambiato per la scuola con le nuove linee dettate dal Miur?
“E’ nata la necessità di riesaminare le progettazioni definite all’inizio di questo anno scolastico, al fine di rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze”
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