Questione ospedale Roccadaspide, minoranza replica accuse Auricchio Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Roccadaspide. Questione ospedale, il gruppo di minoranza in consiglio comunale “LaSvolta”, composto da Franco Mauro, Nicoletta Gnazzo, Maddalena Taurone e Paolo Antico replica alle accuse del vicesindaco Girolamo Auricchio.

Ecco la nota

“Se non fosse patetica, l’ultima uscita del Vicesindaco dovrebbe solo far sorridere! Di fronte ad un’interrogazione in Regione dei 5 stelle, anziché limitarsi a rispondere ai quesiti posti, non trova di meglio che accusare di fare solo chiacchiere anche la minoranza di Roccadaspide LaSvolta. Forse perché quando c’è da accreditarsi dei meriti è sempre e solo lui il titolare, quando invece c’è da sopportare delle critiche la colpa è di tutti? Eppure, nonostante il caldo, ricorderà che il gruppo consiliare di minoranza LaSvolta ha dimostrato sempre massimo senso di responsabilità votando in consiglio comunale (quindi, non a chiacchiere ma nella sede opportuna) ogni istanza a difesa e tutela della sanità della Valle del Calore e dell’Ospedale. Ha, nello specifico, condiviso le scelte di coinvolgimento dei vari sindaci della Valle ed il ricorso al Tar, ed ha anche votato in consiglio comunale il 18 ottobre 2016, con deliberazione presa all’unanimità, di conferire delega al Sindaco di Roccadaspide affinché, in nome di tutti, svolgesse le attività istituzionali finalizzate alla conservazione del presidio ospedaliero di Roccadaspide. La minoranza, in quella come in altre occasioni, non ha fatto polemica e ha contribuito alla compattezza delle Istituzioni locali e delle cittadinanze a tutela del diritto alla salute. Non attendeva un ringraziamento ma si aspettava un riconoscimento alla verità dei fatti. Ha anche sostenuto le attività del Comitato – e forse questo non piace – in quanto eccellente forma di democrazia a sostegno di diritti dell’intera comunità, convinta che il contributo di tutti sia necessario per affrontare i problemi che ci riguardano. Ha espresso, sempre in funzione costruttiva, perplessità in ordine al significato dell’annessione al Dea di primo livello, dell’essere “punto di accesso della rete dell’emergenza – urgenza”, del non inserimento nelle reti Spoke ed Hub, con la speranza che i timori mai si fossero tramutati in realtà. Stupisce, oggi, questa ennesima presa di posizione nei nostri confronti per una vicenda che non ci riguarda e che non conosciamo. Forse al vicesindaco quel sostegno unanime al sindaco ed alla causa comune non è piaciuto? Forse quel modo conciliante di fare politica verso l’unità lo offende? Forse gli dà fastidio che tanti altri concittadini si interessino dell’ospedale intaccando la linea dell’uomo solo al comando? Sappia, però, chi oggi ci accusa, che noi non ci facciamo dettare l’agenda da nessuno e che nessuno può imporci la linea politica e ciò che possiamo o ciò che non possiamo dire. Pensi piuttosto a come si tiene insieme la maggioranza, che alla minoranza ci pensiamo noi”.

 

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