Eboli. Cittadini e associazioni culturali hanno chiesto al commissario prefettizio Antonio De Iesu, interventi urgenti di tutela dell’integrità del castello. “Alla luce dell’emergenza determinatasi dall’imminente pericolo di crollo di parte della cortina muraria del Castello– scrivono- fanno appello affinché s’intervenga con urgenza, sia per scongiurare potenziali pericoli alle persone, sia per conservare l’integrità dell’intera struttura. Fanno altresì appello affinché la somma urgenza dell’intervento per la messa in sicurezza di questo monumento, che è memoria collettiva della città, sia volto a risanare e consolidare lo stato dei luoghi, avvalendosi delle competenze disciplinari e maestranze esperte in materia di restauro e conservazione. Cogliamo l’occasione per ricordare che nonostante reiterate richieste di ripristino della torre saettiera e la messa in sicurezza dell’intera cortina muraria per evitare altri crolli, dopo di quello disastroso dell’otto marzo 2015, non ci sono stati provvedimenti concreti. Fino ad oggi non si sa quali siano state le cause di quel disastro e quali interventi amministrativi sono stati messi in atto, rispettivamente, dall’amministrazione comunale in rappresentanza degli interessi della comunità, dal Ministero di Grazia e Giustizia possessore e responsabile delle strutture del Castello e della Soprintendenza ai monumenti, che dovrebbe attivarsi per la tutela e il recupero. La informiamo anche dell’unanime opinione dei cittadini ebolitani, favorevoli all’acquisizione al patrimonio comunale delle strutture del castello, da destinare a funzioni pubbliche di orientamento, formazione e di promozione culturale, con la partecipazione di università, centri di studi e di ricerca, organismi di gestione e di direzione dei servizi sul territorio. Ipotesi questa da sviluppare di concerto con organismi sovracomunali, regionali e nazionali che possano realizzare in modo credibile una fase di passaggio che trovi soluzioni contestuali, sia alla conservazione sul territorio dell’attuale servizio svolto dall’Icatt, sia alle nuove funzioni da allocare nei locali del Castello”.