Si urtano sul marciapiede, parole grosse e una promessa. Torno e te la faccio pagare. Ammazzato davanti alla moglie e alle sue due bambine, M. T. 34 anni, di origini tunisine da anni regolarmente in Italia.
Colpito con una coltellata in pieno petto. Vent’anni ancora da compiere per l’assassino, incensurato. Bloccato dai carabinieri e poi trasportato dalla caserma in ospedale per un malore. Accade tutto in una manciata di secondi, in via Ermete Novelli, nel pieno centro di Bergamo. Sono le 13.15 quando la famiglia del tunisino, arriva in città per una gita domenicale. Il ragazzo 19enne esce in strada e si scontra con il 34enne. L’incontro è avvenuto per caso all’origine del battibecco ci siano futili motivi. Un litigio assurdo e concluso tragicamente. I due si prendono a spallate. Le bambine del 34enne piangono, la moglie, italiana, urla di paura. Fatto sta che il battibecco sembra finire lì. No. La minaccia di tornare si fa concreta un minuto dopo quando il giovane salito in casa, torna in strada e raggiunge la vittima. Si lancia contro l’uomo con un coltello a serramanico. La lama entra nel torace dello straniero, il poveretto crolla a terra. I carabinieri, in servizio con un’unità mobile alla stazione, sentono urlare la donna e si precipitano sul posto. Secondo il referto del medico legale un solo colpo dritto al cuore la causa della morte. (fonte Il giornale)