Valle dell’Angelo. Il Comune chiede di entrare nella rete del Sistema nazionale di protezione richiedenti asilo e rifugiati. L’ente, guidato dal sindaco Salvatore Iannuzzi, ha candidato a finanziamento, in qualità di ente capofila, il progetto “Una Valle d’integrazione”, volto all’accoglienza di 12 richiedenti asilo per un massimo di 3 nuclei familiari. L’importo necessario stimato per la realizzazione del centro Sprar è di 185.978,01 euro, di cui 13.330 a carico del Comune di Valle dell’Angelo.
Il centro si baserà sul modello dell’accoglienza diffusa e garantirà l’erogazione dei servizi minimi richiesti dal bando, promuovendo l’autonomia dei migranti ospitati. Il Comune individuerà un gestore e i beneficiari saranno accolti in appartamenti e dotati dei beni di prima necessità, oltre ad un pocket money di 2,50 euro pro capite, erogato mensilmente in contanti. All’ingresso nel centro sarà distribuita una tessera telefonica con disponibilità di 15 euro per nucleo familiare e un abbonamento del servizio di trasporto pubblico urbano. Ogni settimana, invece, sarà distribuito un buono di 4 euro pro capite per i pasti, spendibile nei negozi di alimentari e igiene, e mensilmente un buono di 40 euro per l’acquisto di vestiario e calzature.
Il servizio presso lo Sprar sarà assicurato stabilmente con l’impiego di mediatori culturali di origine straniera dotati di idonea certificazione di conoscenza della lingua italiana e con esperienza pluriennale nel settore dell’accoglienza migranti. Il servizio di mediazione linguistica assume un’importanza centrale in un progetto di accoglienza dei migranti in quanto solo attraverso questo servizio i beneficiari presenti nella struttura possono essere facilitati, orientati ed accompagnati nell’accesso alle opportunità territoriali. Le principali finalità del servizio di mediazione linguistica sono: facilitare l’accesso ai servizi e alle opportunità territoriali, svolgendo anche un’azione di filtro per indirizzare e decodificare il bisogno; favorire tra i migranti il mantenimento della cultura di origine e dei legami con la stessa; affiancare tutti gli altri operatori diversamente coinvolti nel progetto di accoglienza qualora dovesse essere necessario e, nello specifico: introdurre e portare a conoscenza degli operatori i valori di un determinato gruppo etnico; creare le condizioni appropriate al fine di facilitare e migliorare la comunicazione; riportare le informazioni nel modo più corrispondente possibile alla verità, senza distorsioni, adattamenti e/o aggiustamenti.
Il progetto rivolge una particolare attenzione alla formazione professionale sia in quanto risorsa spendibile per un primo ingresso nel mercato del lavoro sia come opportunità per una collocazione lavorativa e sociale che favorisca graduali percorsi verso posizioni professionali più qualificati. I beneficiari frequenteranno corsi di formazione professionale finanziati dalla Regione o dallo stesso progetto e attivati da enti locali o istituti di formazione professionale accreditati. Inoltre le collaborazioni con numerosi enti di formazione accreditati consentiranno di organizzare corsi di formazione ad hoc dedicati ai beneficiari prevedere una riserva di posti per beneficiari Sprar in corsi autonomamente organizzati da enti.
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