Scafati, truffa Iva autovetture: sequestro da oltre 1 mln di euro Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Scafati. Su disposizione della Procura di Nocera Inferiore, la guardia di finanza di Scafari ha eseguito sette decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca per equivalente nei confronti di altrettanti imprenditori attivi nel commercio di veicoli. L’esecuzione delle misure cautelari reali giunge al termine di un’articolata indagine delle fiamme gialle, coordinate dal pm Davide Palmieri, nel corso della quale sono state riscontrate irregolarità nell’applicazione dell’Iva per gli acquisti di autoveicoli di provenienza intracomunitaria, da parte di varie società. I rappresentanti legali pro tempore delle concessionarie coinvolte avevano infatti presentato all’Ufficio Provinciale della M.C.T.C di Salerno, attraverso un’agenzia di pratiche automobilistiche, false dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, relative alla nazionalizzazione di 221 autoveicoli nuovi provenienti dai paesi dell’Unione Europea, nelle quali si attestava falsamente l’avvenuto pagamento dell’imposta dovuta sugli acquisti comunitari. Attraverso la minuziosa attività di indagine compiuta dalla guardia di finanza, incrociando i dati acquisiti alla motorizzazione civile con quelli ottenuti dall’Agenzia delle entrate, è stato possibile accertare l’attuazione della truffa. Due i sistemi di frode individuati per non versare l’Iva in Italia. In un primo caso il concessionario, pur esercitando a tutti gli effetti attività di commercio di veicoli, agiva come un privato non imprenditore, dichiarando di aver assolto gli obblighi di Iva mediante il pagamento dell’F24. Nel secondo caso, il concessionario presentava la dichiarazione di avvenuto pagamento, all’insaputa dell’ignaro acquirente, così facendo risultare falsamente che il soggetto aveva adempiuto gli obblighi Iva. L’illecito risparmio d’imposta è stato quantificato in circa 1.200.000 eurodi Iva, dovuta ma non versata. I soggetti coinvolti sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, falso materiale e ideologico e, in particolare, quattro società sono state indagate per la connessa responsabilità amministrativa derivante da reato. In esecuzione dei provvedimenti cautelari, sono stati sottoposti a sequestro disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati e alle società coinvolte, inoltre sono stati sottoposti a vincolo restrittivo 5 immobili, 1 terreno, 17 autovetture e 5 motocicli.

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