«Si sono riservati… è durata quattro secondi cronometrati .. ha detto il nome dell’azienda.. ha detto che c’è una richiesta di sospensiva tutta basata sul merito .. ci riserviamo.. punto». È quanto intercettato dai finanzieri il giorno dopo la commissione che riguardava un contenzioso di quasi un milione di euro (924.747,30 euro per la precisione) a carico della Metoda, una società di informatica. L’udienza di sospensiva, si tenne il 16 ottobre 2018 e successivamente il 20 novembre uscì la sentenza favorevole alla società. Presidente di commissione, Spanò. Il giudice, per partecipare a quella commissione, fece anche slittare un delicato intervento chirurgico al quale doveva essere sottoposto. La società aveva una certa urgenza a chiudere la pratica per poter partecipare ad un appalto presso l’Università di Salerno.
Nel corso delle indagini i finanzieri hanno anche verificato che giudici e amministrativi facevano anche dei briefing per calendarizzare le commissioni che interessavano loro e, soprattutto, per sveltire le procedure così che le aziende potevano risolvere il problema e accedere alla pace fiscale riallineandosi con il fisco e potendo accedere a gare e altri benefici. È il 9 novembre del 2018 quando il discorso tra Spanò e Naimoli cade sulla Facomgas. Il giudice afferma di essersi già espresso favorevolmente in maniera totale ma il suo interlocutore gli parla di una «rimanenza». Il riferimento è ad un contenzioso di 8.475.210 euro definito in secondo grado dalla commissione tributaria regionale favorevolmente anche se l’azienda aveva ancora una pendenza di 35.691, 33 euro.
Sono 10 le procedure il cui iter è stato condizionato dalla corruzione. Complessivamente, hanno stimato i finanzieri, le imposte evase, gli interessi maturati e le sanzioni amministrative annullate con le decisioni condizionate dalla corruzione, ammontano a circa 15 milioni di euro. (fonte quotidiano Il Mattino)