Cinque anni di carcere per don Angelo Blanchetti, ex parroco di Corna di Darfo in Vallecamonica, nel Bresciano, per aver costretto un ragazzino di 14 anni di origini straniere a consumare rapporti sessuali. La sentenza è giunta al termine del processo celebrato con rito abbreviato la prima sezione collegiale del tribunale di Brescia. Il sacerdote era stato arrestato nel 2016 e in una cassaforte in casa gli erano stati trovati profilattici e olii profumati. “Se parli finisci all’inferno” sarebbe stata la minaccia che il religioso pronunciava nei confronti del ragazzino. Il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto la condanna a dieci anni, mentre la difesa, l’assoluzione.
La famiglia del minore era già stata risarcita in separata sede. Il 14enne e il parroco 55enne si frequentavano perché il minore stava affrontando un percorso di conversione alla chiesa cattolica e voleva ricevere il battesimo. Nel frattempo stava frequentando la Chiesa Apostolica evangelica di Milano e proprio un responsabile dell’organizzazione religiosa avrebbe raccolto il suo sfogo e l’avrebbe convinto a sporgere denuncia.
A inchiodare il sacerdote sarebbero gli elementi sequestrati in casa sua, gli stessi che il minore ha descritto nella denuncia: una coperta sulla quale venivano consumati i rapporti sessuali tra la cucina e il salotto della casa del parroco e poi preservativi trovati in una cassaforte dell’ abitazione. La perquisizione era stata disposta dal magistrato proprio per cercare questi elementi, che sono stati effettivamente trovati e posti sotto sequestro, così come il computer e il telefono cellulare del sacerdote. (La Repubblica)
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