Castel San Lorenzo. Facebook diventa pulpito anche per messaggi destinati ai fedeli. Accade a Castel San Lorenzo dove don Domenico Sorrenti sceglie di bacchettare i propri fedeli proprio dal suo profilo social. Detta le regole su matrimoni, battesimi e comunioni dirette ai parrocchiani di Castela San Lorenzo e Felitto.
“ Inizio nel dire che non mi presterò più a celebrare battesimi e matrimoni a chi non vuole crescere nella fede – scrive don Domenico – non voglio essere complice di bugie e falsità, questo riguarda anche per il sacramento della prima comunione. Ormai da un po’ di anni porto avanti una catechesi di preparazione al santo battesimo e in questi incontri, oltre a invitarli ad essere più presenti in chiesa a confessarsi e di vivere di più la comunità, parlo anche della funzione dei padrini, ma mi sto rendendo conto che sono solo parole al vento, non di tutti, fortunatamente qualche coppia mi segue, è come dire l’eccezione che conferma la regola”. Don Domenico si sofferna sulla prima comunione e aggiunge:” Prima comunione, due anni di preparazione, tutti i genitori euforici e al primo incontro con loro chiedono subito quando viene fatta. La preoccupazione è per il ristorante e gli invitati, anche qui dopo spariscono tutti e se mi permetto di richiamare qualche bambino dicendogli che non può fare la comunione se non viene a messa la domenica, il genitore convoca invita la popolazione a mandare via il parroco”.E poi c’è il matrimonio. “ I futuri sposi si presentano in chiesa qualche anno prima perchè hanno deciso il giorno che devono sposarsi – evidenzia il parroco – dopo le solite raccomandazioni di essere presenti a messa, spariscono, per ripresentarsi qualche mese prima per la così detta promessa al comune per i troppi impegni e per il Signore non c’è mai tempo. Passa qualche mese e ritornano con la classica domanda, quando ci vediamo per le confessioni. Ma Benedetto Dio, sono mesi che vi dico di venire in chiesa e niente, di confessarvi e niente, ancora bisogna finire di preparare i documenti e a questo mio dire sembra che escano dalle caverne, certo se non si vive la comunità, se il corso di preparazione al matrimonio è fatto tanto per fare, prepariamo i documenti, invitandoli a portarli loro in Curia e anche qui non c’è tempo”. Don Domenico conclude:” Dopo aver ricevuto tutti questi sacramenti spariscono tutti, i buoni propositi, le promesse di piccoli e grandi, finisce tutto e si cerca il modo come cogliere il sacerdote in fallo per poterlo accusare quando richiama qualcuno. Ho finito amici miei, ci sarebbero altre cose ma mi fermo qui”.