Capaccio Paestum. Atto di citazione per il Comune. Il provvedimento, notificato davanti al Tribunale civile di Salerno, è stato promosso dalla società Veolia Water technologies Italia con sede in Milano. La somma richiesta ammonta a 750.000 euro più Iva “relativamente al credito maturato come da certificato di ultimazione lavori dell’impianto di Varolato e contabilità dell’appalto, oltre interessi al tasso opere pubbliche, maturati e maturandi”. Inoltre il Comune è stato condannato “in via contrattuale al pagamento dell’importo pari 65.704,76, euro oltre Iva, per le ulteriori prestazioni oltre interessi al tasso opere pubbliche, maturati e maturandi, ed oltre ulteriori oneri supportati dalla società per le opere ed attività eseguite dopo il sinistro del 2018 da quantificarsi in corso di causa”. Gli interventi eseguiti dalla società fanno riferimento a quelli relativi al depuratore dal quale fuoriuscirono milioni e milioni di filtri che finirono in mare, causando un enorme danno ambientale, e arrivarono perfino in Francia. Il Comune si è costituito in giudizio affidando la propria difesa all’avvocato Mauro Di Monaco.