Capaccio Paestum. Abusivismo edilizio sul territorio: emessa ordinanza di abbattimento per diversi illeciti messi in atto con l’ampliamento di un capannone preesistente e la realizzazione di nuovi manufatti privi dei necessari titoli autorizzativi.
Gli abusi sono stati accertati a seguito di un sopralluogo della polizia locale e il personale dell’ufficio comunale competente. Oltre l’ampliamento è stata ritenuta abusiva anche la costruzione di un porticato in legno edificato in aderenza al lato sud del capannone preesistente.
Altre opere sono state realizzate in difformità, con il cambio di destinazione d’uso, e frazionamento in diverse unità.
In particolare, è stata realizzato un locale, mediante la realizzazione di un muro strutturale e divisorio a tutta altezza, adibito ad attività di falegnameria; locale adibito ad attività artigianale di meccanico gommista; abitazione a piano parzialmente seminterrato composta da un soggiorno- cucina, un disimpegno, un servizio igienico ed un vano letto; abitazione a piano ammezzato composta da un soggiorno-cucina, un disimpegno, un servizio igienico ed un vano letto. All’esterno: realizzazione di struttura in acciaio costituita da una scala a due rampe, un ballatoio, balcone di accesso.
Su un’area di circa 1400 metri quadrati è stata intrapresa una attività di commercio di autoveicoli con installata una casetta prefabbricata in legno uso ufficio.” Le opere sono state eseguite in assenza di titolo edilizio, e sono utilizzabili autonomamente per caratteristiche e dimensioni, esorbitando dalla nozione di pertinenzialità, sono destinate a soddisfare esigenze -si legge nell’ordinanza – durature nel tempo dell’area e pertanto trattasi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio la cui esecuzione è subordinata a rilascio di idoneo titolo abilitativo”. Pertanto al responsabile degli abusi si ordina nel termine perentorio di 90 giorni di demolire le opere edilizie realizzate abusivamente e in uno con la rimessa in pristino dello stato dei luoghi. In mancanza, il bene e l’area di sedime, nonché quella necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quella abusiva descritta, sono acquisite di diritto gratuitamente al patrimonio del comune.