Caggiano. Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma salvata dai medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria.
Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale.In sala era presente anche il capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione.La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo.
Bellizzi. Era rimasto vittima di un incidente sul lavoro, muore il 36enne rimasto gravemente ferito. S.S., originario di Brienza, si […]
Laviano. Si sono tenuti questa mattina, nella chiesa S.Maria Assunta, i funerali del consigliere comunale di Roberto Della Corte, morto […]
Petina. Voragine sulla Sp35b. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina che hanno messo in […]
Buonabitacolo. Fanno saltare cabina elettrica, sindaco:”Siete delle bestie incivili”. Il fatto è accaduto pochi minuti fa in zona Cornalito. “Devo […]
Continuando ad usare questo sito, accetti l'utilizzo dei cookie. Info
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.