Battipaglia. Il Comune dovrà ottemperare al decreto ingiuntivo per una somma di 160.112,23 euro. Lo ha stabilito una sentenza del Tar a seguito del ricorso presentato da una società depositato nel 2015 contro il Comune che si è costituito in giudizio.
La somma fa riferimento agli interessi legali maturati sulle somme ricevute a titolo di corrispettivo del contratto di appalto stipulato con l’amministrazione in data 16.04.1991 – oltre interessi legali successivi fino al soddisfo, spese e competenze della procedura monitoria. Il Comune di Battipaglia, costituitosi in giudizio in data 3.11.2015 ha contestato, sotto vari profili, il diritto della ricorrente ad ottenere il pagamento delle somme ingiunte. “In particolare, ad avviso dell’ente, il decreto ingiuntivo in questione non avrebbe valore di giudicato né formale né sostanziale, attesa la mera estinzione del giudizio di opposizione ritualmente proposto innanzi al Tribunale di Salerno”. Ad avviso del Comune” le somme ingiunte con il titolo monitorio per cui è causa, corrispondenti agli interessi maturati in epoca successiva alla stipula del suddetto atto transattivo, non sarebbero dovute proprio in considerazione degli effetti della transazione medesima”. Con sentenza del Tribunale Civile di Salerno n. 34 del 25.05.2018, la società in questione è stata dichiara fallita ed alla stessa è subentrata la Curatela fallimentare. Il Tar ha ritenuto il ricorso fondato” con conseguente obbligo del Comune di Battipaglia di dare esecuzione al giudicato mediante il pagamento delle somme indicate nel titolo, nel termine perentorio di giorni 60 dalla notificazione ovvero dalla comunicazione della presente sentenza”. In caso di inutile scadenza di tale termine, il Collegio nomina fin da ora, quale Commissario ad acta, il Sig. Prefetto di Salerno, con facoltà di delega ad un funzionario del suo Ufficio il quale, darà corso al procedimento, compiendo tutti gli atti necessari, comprese le eventuali modifiche di bilancio, a carico e spese dell’Amministrazione inadempiente.