Albanella. Indaga la Direzione investigativa antimafia di Salerno sulla collocazione di due bombe carte ai danni di altrettanti amministratori del Comune di Albanella. In questi giorni sono stati ascoltati il sindaco Enzo Bagini, l’assessore Maria Teresa Cammarano e stamattina il vicesindaco Giovanni Mazza.
Chiaramente sulla vicenda c’è molto riservo e gli inquirenti stanno indagando a 360 gradi senza trascurare nessun dettaglio. All’attenzione della Dia, guidata dal comandante Vincenzo Ferrara, ci sono tutti gli appalti in atto. L’unica indiscrezione emersa è che si tratta di una vicenda grave e seria, sulla quale è necessaria una forte attenzione. I due ordigni sono stati posizionati il primo lo scorso 2 febbraio davanti all’attività commerciale della famiglia dell’assessore alle politiche sociali Maria Teresa Cammarano e, il 5 febbraio ai danni della Dipogas 4G dove lavora il sindaco Enzo Bagini. I tre amministratori hanno risposto a tutte le domande sentiti per ore dalla Dia. I carabinieri nei giorni scorsi hanno effettuato degli accertamenti anche presso gli uffici comunali e, in particolare, l’ufficio tecnico comunale per la visione di atti legati agli appalti. Dalle indiscrezioni sarebbe emerso che gli amministratori non avrebbero subito delle intimidazioni. Saranno le indagini a fare luce sulla vicenda, che ha suscitato molto stupore e clamore nella comunità di Albanella dove per la prima volta si sono verificati nella storia politica simili episodi.