Piaggine sede di una casa rifugio per donne maltrattate Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Piaggine “Borgo sociale”. Dopo il progetto (prorogato per altri tre anni) che ha visto l’amministrazione comunale adoperarsi per organizzare l’accoglienza di famiglie di migranti, il piccolo borgo montano ospiterà una Casa Rifugio per donne maltrattate. In seguito ad un accordo tra un privato, che ha messo a disposizione un immobile dotato di tutti i requisiti richiesti, e tre cooperative sociali che si occupano di servizi alla persona, la struttura potrà accogliere donne che hanno subìto o subiscono maltrattamenti, insieme, eventualmente, ai propri figli. Il Comune di Piaggine conferma, dunque, la sua propensione a creare le giuste condizioni per incoraggiare investimenti imprenditoriali su un’area interna del Cilento che sta cercando una via economica innovativa in grado di risolvere il problema dello spopolamento del territorio. La struttura, situata nel centro del paese, diventerà parte integrante della vita comunitaria del borgo, ed è dotata di tutti i comfort necessari ad una vita dignitosa per chi verrà ospitato. Le tre cooperative che ne prenderanno in carico la gestione sono: “Insieme a piazza San Giovanni”, “Sorriso” e “Raggio di sole”. “Le cooperative – dichiara Carmen Landi presidente di “Insieme a piazza San Giovanni – hanno sottoscritto un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) per svolgere attività di sostegno ed accoglienza alle donne vittima di violenza. Di qui la volontà di aprire una comunità per donne maltrattate, “Crisalide”, nel Cilento a Piaggine. All’interno del “Borgo sociale” del comune montano, infatti, il sindaco Guglielmo Vairo ha fortemente voluto rivolgere un’attenzione particolare alle donne con minori bisognose di sostegno e tutela. Un segnale importante per le donne ingabbiate in un inferno quotidiano di violenza e maltrattamenti, dal quale non riescono ad uscire e per le quali, durante il periodo della pandemia da coronavirus, le conseguenti misure di restrizione anticontagio, adottate dal Governo, hanno significato un aggravamento del problema, trovandosi costrette ad affrontare il proprio carnefice nelle mura domestiche”. Quello di fare di Piaggine anche un “borgo sociale”, capace di accogliere e prendersi cura delle persone bisognose di supporto, non solo economico, è uno dei progetti in cui il sindaco Guglielmo Vairo sta investendo idee e competenze, perché è un modo per creare occupazione in una realtà, come quella del piccolo comune cilentano, in cui l’invecchiamento della popolazione e l’emigrazione dei pochi giovani residenti rischiano di generare la desertificazione del luogo. “Occuparsi dei servizi alle persone – afferma il sindaco Vairo – oltre ad essere un dovere della politica, come insegna l’articolo 3 della nostra Costituzione, è un modo per creare anche posti di lavoro. Oggi la politica, a tutti i livelli, ripete come un mantra che c’è bisogno di infrastrutture. La nostra amministrazione crede che infrastrutture e politiche sociali vadano poste sullo stesso piano e su questa convinzione cerchiamo di costruire nuovi progetti”.

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